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La tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) è oggi alla base di molti sistemi di controllo accessi e identificazione, ma come si garantisce la sicurezza dei dati contenuti nei badge?

📌 Un badge RFID è un dispositivo che contiene un chip elettronico con un codice identificativo.
📌 Per evitare clonazioni o accessi non autorizzati, i dati possono essere crittografati.
📌 Le moderne tecniche di crittografia a 256 bit rendono la clonazione estremamente difficile.

Ma come funziona esattamente questa protezione? Per capirlo, è utile ripercorrere la storia della crittografia digitale e il suo ingresso nel mondo dell’RFID.


Dalla Crittografia Web alla Sicurezza nei Badge RFID

💡 La crittografia a 256 bit, oggi usata anche nei badge RFID, nasce negli anni ‘90 con l’evoluzione della sicurezza online.

📜 Breve storia della crittografia digitale:

  • 1995 → Il protocollo SSL (Secure Sockets Layer) introduce la crittografia nelle connessioni web, proteggendo dati sensibili come password e transazioni bancarie.
  • 1998 → Viene sviluppato AES (Advanced Encryption Standard), un algoritmo a 128-256 bit, adottato dagli USA per la protezione dei dati governativi.
  • 2000-2010 → La crittografia a 256 bit diventa lo standard per le connessioni sicure su Internet.
  • 2010-oggi → Questa tecnologia viene implementata nei sistemi di accesso RFID, garantendo badge praticamente impossibili da clonare.

💡 Come è entrata nell’RFID?
Con la diffusione dell’RFID in ambiti critici come accessi aziendali, pagamenti contactless e passaporti elettronici, si è reso necessario proteggere i dati memorizzati nel chip. Ecco perché oggi molti badge RFID utilizzano algoritmi crittografici avanzati, gli stessi che proteggono le transazioni bancarie online.


Come Funziona un Badge RFID?

📌 Un badge RFID contiene:
Un’antenna passiva, che riceve energia dal lettore.
Un microchip, che memorizza un codice identificativo.
Un sistema di protezione crittografico, che rende i dati leggibili solo da dispositivi autorizzati.

🔹 Esempio pratico di funzionamento:
1️⃣ Il dipendente accosta il badge al lettore.
2️⃣ Il lettore invia un segnale radio per attivare il badge.
3️⃣ Il badge risponde con il codice crittografato.
4️⃣ Il lettore decodifica il codice e verifica se l’accesso è autorizzato.

💡 Senza la chiave di crittografia, il codice risulta illeggibile, impedendo clonazioni o accessi fraudolenti.


Badge RFID con e senza Crittografia: Qual è la Differenza?

Caratteristica Badge RFID Non Crittografato Badge RFID Crittografato
Sicurezza ❌ Facile da clonare ✅ Dati protetti e unici
Accesso ai dati ❌ Leggibile da qualsiasi lettore ✅ Decifrabile solo da sistemi autorizzati
Utilizzo consigliato 🛑 Basso livello di sicurezza ✅ Controllo accessi, pagamenti, dati sensibili

📌 Morale della storia? Un badge senza crittografia è come una chiave senza serratura, chiunque può copiarla. Un badge crittografato è invece una chiave con un codice segreto, che solo il sistema autorizzato può riconoscere.


È Possibile Clonare un Badge RFID?

🔴 Sì, se non è crittografato.

  • Un hacker può intercettare e copiare il codice di un badge RFID standard con strumenti poco costosi.

🛑 Molto difficile, se è crittografato.

  • Un badge con crittografia AES-256 bit ha un livello di sicurezza simile a quello delle carte di credito con chip EMV.
  • Anche con supercomputer avanzati, ci vorrebbero miliardi di anni per decifrare un codice di questo tipo.

💡 Questo significa che per un badge ben protetto, la clonazione è praticamente impossibile.

Se vuoi implementare un sistema di controllo accessi con badge RFID sicuri e crittografati, contattaci per una consulenza personalizzata!