Nel settore della sicurezza aziendale, garantire la continuità operativa dei dispositivi di emergenza è fondamentale. Un aspetto particolarmente rilevante riguarda l’alimentazione delle colonnine di emergenza, elementi critici del sistema Arcapass per la gestione delle evacuazioni.

Una domanda ricorrente da parte dei nostri clienti è:
🛑 Perché le colonnine di emergenza non hanno un gruppo di continuità (UPS) integrato?

La risposta è legata a fattori tecnici e ambientali che influenzano direttamente l’affidabilità del sistema. Vediamo nel dettaglio perché un UPS interno non è una soluzione ideale e quali sono le alternative più sicure.

Colonnine di Emergenza e Temperature Estreme: Un Fattore Critico
Le colonnine di emergenza sono installate all’aperto, spesso in aree esposte come piazzali, parcheggi o zone di raccolta. Questo le espone a temperature estreme che possono compromettere il funzionamento di un UPS interno. Per garantire il corretto funzionamento, utilizziamo componentistica certificata per condizioni estreme, simile a quella impiegata in applicazioni militari. Tuttavia, le batterie di un UPS sono particolarmente sensibili alle temperature e la loro durata sarebbe fortemente ridotta in un ambiente così ostile.

Perché un UPS Interno Non è una Buona Soluzione?
💥 1. Deterioramento Accelerato delle Batterie
Le batterie al piombo-acido o agli ioni di litio, comunemente utilizzate nei gruppi di continuità, non sopportano temperature estreme:

Sopra i 40°C → La loro durata si riduce drasticamente.
Sopra i 60°C → Possono gonfiarsi, perdere efficienza o persino danneggiarsi irreversibilmente.
Sotto gli 0°C → Le prestazioni calano e la capacità di ricarica si riduce sensibilmente.
⚠️ Un UPS installato all’interno della colonnina subirebbe quindi un degrado molto rapido, riducendo la sua efficienza in pochi mesi.

💥 2. Maggiore Rischio di Guasti Operativi
Se un UPS interno smettesse di funzionare a causa delle alte temperature, la colonnina perderebbe immediatamente la sua autonomia, rendendo inefficace il sistema di emergenza.

💥 3. Manutenzione Complessa e Costosa
Le batterie dell’UPS dovrebbero essere sostituite frequentemente, aumentando i costi di manutenzione e riducendo l’affidabilità generale del sistema.

La Soluzione Ideale: UPS e Batterie Collocati All’interno dello Stabilimento
Per garantire massima affidabilità e durata, la migliore soluzione è quella di alimentare le colonnine tramite una linea protetta da UPS, ma posizionando il gruppo di continuità all’interno dello stabilimento aziendale.

✅ Vantaggi di questa soluzione:

🔋 Protezione dalle temperature estreme → L’UPS lavora in un ambiente con temperatura controllata.
⚡ Maggiore durata delle batterie → Nessun deterioramento prematuro dovuto al caldo o al gelo.
🔧 Facile manutenzione → L’UPS è accessibile senza necessità di interventi sulla colonnina.
🛑 Zero rischio di guasti improvvisi → Nessuna interruzione della continuità operativa.
Le Temperature di Lavoro Raccomandate per un Gruppo di Continuità (UPS)
Per garantire la massima efficienza e durata di un UPS industriale, si raccomandano le seguenti temperature operative:

🌡️ Range ottimale di temperatura per un UPS:

✅ Minima consigliata: +10°C
✅ Massima consigliata: +25°C
⚠️ Soglia critica superiore: 40°C → Oltre questa temperatura, le batterie iniziano a degradarsi rapidamente.
❄️ Soglia critica inferiore: 0°C → Temperature troppo basse possono ridurre la capacità di ricarica e scarica.
Queste condizioni sono facilmente garantite all’interno dello stabilimento, ma impossibili da mantenere in una colonnina di emergenza all’aperto.

Integrare un gruppo di continuità all’interno di una colonnina di emergenza può sembrare una buona idea, ma in realtà porta a gravi problemi di affidabilità e durata, a causa delle temperature estreme a cui è esposta la colonnina. La soluzione più sicura ed efficace è alimentare la colonnina con una linea protetta da un UPS interno allo stabilimento, evitando il degrado precoce delle batterie e garantendo continuità operativa anche in caso di blackout.

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